Finanze

I costi per un risanamento energetico sono deducibili dalle imposte?

Servono più risanamenti energetici, affinché la Svizzera raggiunga i suoi obiettivi energetici e climatici nel settore dell’edilizia. La Confederazione e i Cantoni non creano incentivi solo con i contributi di incentivazione ma anche con le detrazioni fiscali. Gli investimenti per il risparmio energetico e la protezione dell’ambiente possono essere dedotti dalle imposte.

La Strategia energetica 2050 mira a ridurre di poco più di un quarto il fabbisogno energetico degli edifici entro il 2050 nonché a portare le emissioni di gas serra allo zero netto. Al fine di raggiungere questi obiettivi, la Svizzera deve aumentare la propria quota di risanamenti al due o tre percento annui. Al momento è ferma a circa l’uno percento. Per tale motivo, la Confederazione e i Cantoni creano incentivi per rendere i risanamenti energetici convenienti anche sul piano finanziario. Oltre ai contributi di incentivazione (cfr. Quali incentivi posso ricevere?), i proprietari che intendano risanare energeticamente un immobile privato possono beneficiare anche delle detrazioni fiscali.

 

Investimenti per opere di risparmio energetico e protezione dell’ambiente

Secondo l’ordinanza sui costi di immobili della Confederazione (ordinanza concernente la deduzione dei costi di immobili della sostanza privata nel quadro dell’imposta federale diretta), sono considerate deducibili dalle imposte federali dirette le spese sostenute per provvedimenti che contribuiscono a razionalizzare il consumo di energia o a far uso di energie rinnovabili. Ciò vale, ad esempio, per i costi per la coibentazione dell’involucro dell’edificio, per la sostituzione degli infissi o per l’installazione di un impianto fotovoltaico o di una pompa di calore. Tuttavia sono deducibili soltanto gli investimenti a carico proprio e non sovvenzionati da collettività pubbliche.

 

Spese di smantellamento

In aggiunta, è possibile dedurre dalle imposte federali anche i costi sostenuti per smantellare edifici non risanati, ammesso che ai lavori di smantellamento segua la realizzazione di un nuovo edificio energeticamente più idoneo. Tuttavia, per beneficiare dell’agevolazione, l’immobile riqualificato deve presentare la stessa destinazione d’uso di quello precedentemente smantellato. Le spese deducibili comprendono: i costi di smontaggio, demolizione, sgombero e smaltimento.

 

Distribuzione su più periodi fiscali

Al fine di aumentare gli incentivi fiscali, la revisione dell’ordinanza, in vigore dal 2020, contempla una distribuzione dei costi su tre periodi fiscali. Prima della revisione era possibile dedurre le spese soltanto nell’anno effettivo di esecuzione dei lavori. Se i costi superavano il reddito, gli stessi non potevano essere interamente messi in detrazione. La novità consiste nel fatto che i costi che non possono essere considerati interamente nell’anno d’investimento potranno essere distribuiti sul periodo fiscale successivo ed eventualmente su quello ancora dopo.

 

Armonizzazione delle leggi in materia fiscale

È possibile detrarre i costi degli investimenti per il risparmio energetico e per la protezione dell’ambiente anche dalle imposte cantonali. Le disposizioni cantonali sono orientate all’ordinanza federale ma ogni Cantone le attua in misura diversa, poiché la Confederazione non prevede l’obbligo di recepimento. Alcuni Cantoni, ad esempio, non contemplano alcuna detrazione per i lavori di risparmio energetico, se questi sono stati eseguiti entro un determinato periodo, segnatamente a due o cinque anni dall’ultimazione di un nuovo edificio. Per maggiori informazioni rivolgersi al rispettivo ufficio delle imposte cantonale. A questo proposito, si consiglia di consultare le schede informative messe a disposizione da molti Cantoni.

 

L’agevolazione fiscale è uno dei tanti vantaggi che rendono il risanamento energetico un’opzione conveniente. Altri incentivi sono: il calo dei costi energetici, l’aumento del valore dell’immobile, la riscossione di contributi di incentivazione e, da ultimo ma non meno importante, il contributo personale alla Strategia energetica 2050.

 

Rendimento da immobile locativo

In caso di riqualificazione energetica di un immobile locativo, le spese di manutenzione per il risanamento sono coperte dal canone di affitto finora percepito, mentre la quota relativa alle prestazioni suppletive può essere addossata agli inquilini e alle inquiline sotto forma di aumento di pigione (cfr. Quali disposizioni di legge occorre considerare nel rapporto con gli inquilini e inquiline?). I contributi concessi per le migliorie di valorizzazione vanno detratti dall’importo della prestazione suppletiva. Tuttavia va ricordato che calano nella stessa misura anche i costi di rinnovo. Secondo il modello della pigione commisurata ai costi, le spese e il reddito locativo si andranno a compensare, rendendo in molti casi le agevolazioni fiscali concesse in via supplementare una fonte di reddito oltremodo allettante.

Ulteriori informazioni
Ordinanza sui costi di immobili Ordinanza concernente la deduzione dei costi di immobili della sostanza privata nel quadro dell’imposta federale diretta
Pagina informativa dell’Associazione TicinoEnergia Informazioni sulle deduzioni fiscali in ambito energetico